Dopo qualche cenno metodologico lo studio indaga la ricostruzione biografica invalsa per il poeta minore del Duecento riconosciuto da V (Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 3793) come ‘ser Cione notaio’, identificato congetturalmente da Santorre Debenedetti nel 1912 con il ser Cione Ballione di cui la Giuntina di rime antiche serba uno sparuto manipolo di sonetti. Il ritrovamento d’archivio di due atti rogati da ser Uguiccione Ballionis, di cui qui si discute, suggella definitivamente l’ipotesi, finora carente di una prova decisiva. La verifica di altri documenti, editi o meno, allegati a suo tempo da Debenedetti, apporta nuove precisazioni. La rilettura di alcuni dei testi di Cione da cui si sono prelevate notizie biografiche permette inoltre di sfumare ulteriormente il profilo del poeta.
Ricostruire il Duecento predantesco: il caso di ser Uguiccione Ballionis notaio / Traina, MARIA RITA. - In: STUDI (E TESTI) ITALIANI. - ISSN 1724-3653. - STAMPA. - 38:(2016), pp. 13-43.
Ricostruire il Duecento predantesco: il caso di ser Uguiccione Ballionis notaio
Maria Rita Traina
2016
Abstract
Dopo qualche cenno metodologico lo studio indaga la ricostruzione biografica invalsa per il poeta minore del Duecento riconosciuto da V (Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. Lat. 3793) come ‘ser Cione notaio’, identificato congetturalmente da Santorre Debenedetti nel 1912 con il ser Cione Ballione di cui la Giuntina di rime antiche serba uno sparuto manipolo di sonetti. Il ritrovamento d’archivio di due atti rogati da ser Uguiccione Ballionis, di cui qui si discute, suggella definitivamente l’ipotesi, finora carente di una prova decisiva. La verifica di altri documenti, editi o meno, allegati a suo tempo da Debenedetti, apporta nuove precisazioni. La rilettura di alcuni dei testi di Cione da cui si sono prelevate notizie biografiche permette inoltre di sfumare ulteriormente il profilo del poeta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.